lunedì 14 gennaio 2008

ASCOLTA UN CRETINO: COLONI & VIAGGIATORI.

18 Dec
Le Maren, Bar del porto.


In giro per il Mondo si incontrano, come è ovvio, molte persone. Cosa ancora più evidente è che se ne incontrerà in quantità ed in varietà maggiori che non stando fermi sempre in un posto. Dopo un po’ si potrebbe poi coltivare il vezzo di volerle classificare e fermare sotto le icone uniche di diversi tipi.
Ognuno di noi potrà quindi richiamare alla memoria quello che ai suoi propri occhi ha rappresentato “il postino”, “il poliziotto buono” o quello “cattivo”, “la barista” o “la hostes”, “il marinaio”, “lo sconsolato al bancone del bar”, “la modella”, “la puttana” o “la santa”, e così via.
Oggi ho incontrato “l’Esperto”. L’Esperto è una figura delicata perchè può essere utile, ma la sua voglia di essere riconosciuto come effettivamente in possesso delle qualità di cui invece è solo effige nella mente dei passanti lo fa essere per lo più una figura nefasta. Ironia della sorte (e conferma delle complesse trame della realtà) i veri “esperti” non sono mai figure dell’Esperto. Quest ultimo può anche avere le conoscenze in comune con i primi, ma la sua qualità peculiare e tipica NON è quella di essere effettivamente esperto in qualcosa, BENSì è quella di voler apparire esperto in qualcosa, e specchiarsi vanesio negli occhi lucidi di chi lo ascolta, ammaliato dalle sue storie abilmente raccontate.

Mi trovavo al bar ed ecco che mi viene presentato l’Esperto. Senza farsi pregare, ma con una certa flemma, inizia a far sfoggio delle sue informazioni: alcune mi sembrano utili, e così lo incalzo. Grave errore. In men che non si dica l’Esperto ha imbastito un monologo shakespereano: a partire dalla mia curiosità sui visti per entrare a S. Lucia, si è prodotto in una scoraggiantissima fotografia dei nefastissimi meandri della burocrazia di ogni isola caraibica, farcita e condita con le sue piccoli opinioni a riguardo della politica estera italiana, con invettive contro gli immigranti di ogni parte, e con le ammiccanti quanto squallide battutte sulle “negrette” locali. Tutto ovviamente raccontato con le sopracciglia e la sicumera del vero Esperto, dell’uomo di mondo.
Non fatevi fregare: effettivamente la burocrazia degli ingressi ed uscite nelle varie isole si è dimostrata un po’ faragginosa, ma prendere qualcosa di più delle semplici e didascaliche informazioni da questi showman da bancone del bar sarebbe un vero spreco di tempo.

1 commento:

franco carlo ha detto...

Caro Ishmael ma anche da noi pullulano gli "Esperti" e purtroppo in tutti i campi che scrivono ,scrivono,libri,saggi,articoli,fanno conferenze,tengono lezioni,anche nelle..Università,intimoriscono,presa
giscono ,moderne Cassandre,applicano
modelli matematici su tutto,anche sulla psiche umana,con monoideismi
dogmatici e ripetitivi che spacciano per "scienze esatte" senza minimamente aver coscienza di come si formano in loro i concetti,
o quantomeno da dove pappagallescamente li attingono.
Questo misterioso ed intimo processo di formazione dei concetti che ha tormentato l'anima dei veri filosofi,da Socrate a Hegel o quella di rigorosi ma umili scienziati.Enigma gnoseologico ancora tutto da scoprire,finchè non ci sarà dato risalire alla sorgente viva del Pensiero.