domenica 18 novembre 2007

THREE MEN ON BOARD.

Atlantico, 15 Nov, 15:00 (UTC+1)
32*28' N
10*20' W



Siamo al secondo giorno di navigazione, ed avanziamo a motore verso Las Palmas. Ieri finalmente Robert si e' convinto ad issare anche la randa di mezzana ed ora – a mio parere – non sarebbe male provare ad aprire anche il genoa, per cercare di sfruttare al massimo quel poco vento che abbiamo; e magari dare anche un po' di stabilita' alla barca. Infatti pur non essendoci molto vento il mare e' abbastanza formato: a volte arrivano onde anche di 4/5 metri e la barca rolla in maniera molto accentuata e lenta, sulle insistenti spinte del mare. In queste condizioni stare sottocoperta e' un po' una tortura e lo si limita a stare sdraiati in cuccetta, dove il forte rollio diventa quasi un dolce dondolio di culla.
Stando in coperta invece lo spettacolo e' stupendo, soprattutto di notte quando il cielo si accende di miliardi di stelle e la via lattea sembra una lunga crepa nella volta di una cupola immensa, al cui piano superiore si sta tenendo una festa al chiaro di luci brillantissime.

Di giorno, invece, dovunque posi lo sguardo c'e' Mare. Una distesa di Blu infinita, limitata solo dall'Azzurro del cielo. Questi sono i colori: blu, azzurro e bianco; nelle loro varie tonalita' (regolate dalla luce e dalla temperatura) avvolgono la barca e costituiscono tutto cio' che ci circonda.
Provando a sdraiarmi sul ponte con il naso all'insu' non riesco a vedere che una minima parte del cielo. E' la stessa sensazione che ho conosciuto nel Sahara, solo che qui i colori sono diversi perche' al posto delle dune gialle ci sono montagne di blu, ed al posto delle folate di sabbia c'e' la spuma delle onde. Ma sono le dimensioni ad essere uguali. Li', come qui, la sensazione e' che di colpo il mondo si sia ingrandito: il cielo e' cosi' grande che per vederlo tutto mi sembra di dover muovere 10 volte di piu' la testa di quello che farei normalmente.
E lo stesso vale per il Mare: l'orizzonte disegna un cerchio cosi' lontano in ogni direzione che mi sembra di essere su un altro pianeta.



Ci siamo divisi le guardie in turni di 5 ore, affidando al pilota automatico l'onere di mantenere la barra sulla rotta, una persona in coperta e' piu' che sufficiente: la visibilita' e' buona, il che permette di fare un controllo ogni 15 minuti e – se non ci sono navi in vicinanza e le condizioni sono stabili, si puo' dedicare il tempo fra un controllo e l'altro a cio' che piu' piace (che poi e': leggere, scrivere, fare qualche foto... Piu' che altro questo genere di navigazione ti permette di riflettere e dormire molto).

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