venerdì 29 febbraio 2008

Architectonically Incorrect, la bellezza dell'accrocchio.

19/02
Chiudad Colonial,
S. Domingo
Tarde.

Cammino per le strade di un quartiere particolare. E' stato nominato patrimonio dell'umanita' ed in effetti e' impregnato di un fascino cinematografico... pero' scommetto che se qualcuno ci venisse a vivere dall'europa, scapperebbe inorridito da questa topaia: le strade sono dissestate, i palazzi sgarrupati, i pali della luce sembrano essere accrocchiati con eccessiva disinvoltura, come se ogni passante che necessiti di fare una telefonata o ricaricare le batterie della macchina si fosse semplicemente arrampicato per il palo e collegato ad un cavo, poi lasciato li' penzolante...
Eppure tutto questo essere fuori dai canoni di bellezza, ordine ed armonia a cui siamo abituati e' in effetti bello: affascina, attrae... stimola la vista con angoli nuovi, presenta pareti a strapiombo, finestre storte, balconi inclinati porte che danno nel vuoto. Probabilmente e' proprio per questo che e' bello: stimola il cervello impigrito dal Canone a scardinare i vincoli della bellezza a cui e' abituato, lo punzecchia, occasionalmente lo irrita, sempre lo scuote. Poi ha tutto il fascino particolare delle cose sbagliate, come il negroni e i tradimenti, delle cose contro, di quelle che non si devono fare, di quello che non e´ giusto... di tutto cio´ che in pochi capiscono, e solo dalla nascita...

1 commento:

franco carlo ha detto...

-----ORDO AB CHAOS--------------

Sì,è proprio vero!tutta la Vita è un assoggettarsi
ai "Canoni"..Si può..non si può..è bello..è brutto
è architectural correct..or politically correct..ecc.
è etico o non etico,è scientifico,è irrazionale!
Ma se osserviamo attentamente, è la nostra stessa
personalità acquisita dalla nascita in poi,che è diventata
..un "Canone" dal quale a malapena riusciamo a sottrarsi!
Antipatie,simpatie,abitudini di vita,opinioni,credenze,vizi,
paure,ambizioni.Questo coacervo di tendenze che chiamiamo
il "nostro io","la nostra "personalità",della quale siamo
terribilmente innamorati, è la vera catena,di ferro o dorata che -certo -individualizza il Pensiero e la
Coscienza ad esso legata,ma anche li blocca per ulteriori
evoluzioni.In realtà,il pensiero che pur sorgendo libero
allo stato nascente,dall'intimo infinito della Coscienza,
subito si altera nel conformarsi ai "Canoni"divenendo la
causa remota di tutti nostri affanni quotidiani.
Pertanto, non ai "Canoni"dobbiamo conformarci ma,
al Pensiero che li produce,svincolandolo cioè
dai suoi prodotti.Il Pensiero è in sé,all'origine,"intuito
scaturente",sorgente viva ed inesauribile,etico nella sua impersonalità ed obbiettività,
capace di immergersi incondizionatamente nella realtà,
così come in fondo viene usato dalla Scienza ma,incoscientemente,
essendo questa attratta troppo solo dai prodotti e non dal "producente"
Questa è l'istanza che una Scienza consapevole dovrebbe porre a sé stessa
Prendere cioè consapevolezza del MOTO INTUITIVO DA CUI SCATURISCE
IL POTERE DI CONNESSIVITA'DEI PROCESSI RAZIONALI che usiamo
per ordinare tutto lo scibile umano.Però non appena tutto è "catalogato"
razionalizzato,diventa "morto",nozioni da apprendere,CANONE,
perdendo il fascino di "cosa viva"
Come vedi,hai "intuito" il vero problema che si pone ad un
ricercatore desto che non abbia paura di mettere continuamente
in discussione il cosidetto"sé stesso"per ritrovarne l'origine:
Il vero IO PERENNEMENTE CREATIVO e non la la sua controimmagine
assoggettata alla natura da Lui Stesso emanata

...Est-ce en ces nuits sans fond que tu dors et t'exiles,
Million d'oiseaux d'or,o future VIGUEUR?....

(il processo creativo affascina, non i suoi prodotti)