domenica 1 marzo 2009

RICAPITOLIAMO: new zealand, PRIMA PUNTATA.

Ok, OK, ci sto lavorando.... nei prossimi giorni mettero' qualche foto e racconti sui tempi passati in new zeland, poi australia ed infine quello che ho fatto nelle ultime 3 settimane in malesia e thailandia....

p.s. soffro lo stress telematico.


07/11 Valli verdi e persone cordiali (scalze).

L'impatto con la Nuova Zelanda è... verde, in tutti i sensi. Il paesaggio è bellissimo e quasi mistico. Sarà per le lunghe miglia percorse, sarà per il fatto che ci troviamo agli antipodi esatti rispetto al mediterraneo, ma l'atmosfera che permea questo posto è davvero speciale. Certo una parte consistente giocano anche la nebbia agli irti colli che spesso si alza e la cordialità della gente locale che sembra davvero da altro mondo. La nebbia è dovuta al clima che non è certo mite: si va dal freddo di quando è nuvoloso al caldo quasi fasatidioso di quando è soleggiato, ma per lo più si tratta del primo (che per chi ha passato un anno fra le acque calde dei tropici è davvero pungente). La cordialità della gente non so bene a cosa ricondurla, tanto è spassionata e genuina, e tanto lontana dal frenetico e scontroso modo di fare europeo (specialmente delle grandi città). Una spiegazione potrebbe tirare in ballo la densità di popolazione: in new zealand abitano solo 4 milioni di abitanti per un territorio per lo più pari a quello italiano, di cui oltretutto 2 milioni circa sono circoscritti nell'area di auckland. Sono frequenti battute (che hanno però un fondo di verità) a riguardo: “in nz abitano più mucche che kiwi”, “la popolazione dominante è caprina: in nz ci sono 20 pecore ogni homo sapiens”.

Ad ogni modo siamo di fronte ad un ristretto numero di autoctoni che incontrano ogni anno un numero quasi pari di turisti (stima 2 milioni) e lo fa accogliendoli con calore e gentilezza. Sto parlando di sorrisi spontanei e solari, di una voglia sincera di aiutare ed accogliere.

In genere sono tutti molto aperti e felici di fare conoscenza o semplicemente di godere di una chiacchierata frugale, a tutti i livelli sociali e di educazione, che a differenza di molti altri posti non soffrono di barriere classiste alcune. Insomma ci sarebbe tanto da imparare, sopratutto perchè qui è evidente che la serenità è un vortice che si auto alimenta attraverso le persone che la dispensano.


15/11 WHANGAREI e riassetto barca.

Dopo aver passato qualche giorno a nord intorno alla bay of islands, il catamarano frasimada (con a bordo il suo nuovo membro d'equipaggio, mitico nocchiere nonché cambusiere specializzato in rifornimento vino, Massimo Forcellino) ha fatto vela verso whangarei. La traversata notturna è stata particolarmente scomoda: pur navigando sempre a vista costa abbiamo incontrato grandi onde, spesso incrociate ed addirittura contrarie, nonché vento di traverso/bolina fino alla fine. Senza contare che ha fatto un freddo mostruoso (credo di non aver mai avuto così tanto freddo negli ultimi 14 mesi) eppure indossavo praticamente tutto il mio guardaroba ed ero lievitato ad una stazza di 3 metri cubici. Comunque per raggiungere il marina di Whanngarei bisogna risalire un lungo fiordo sul fondo del quale, pur a conoscenza delle maree ed in comunicazione col marina, siamo riusciti ad arenarci. Poco male, abbiamo buttato la pasta ed aspettato che la marea risalisse.

I giorni passati a whangarei si alternano per lo più in piccoli lavoretti alla barca e giri nei vari shop dei dintorni per cercare le cose di cui abbiamo bisogno.



Incontro che merita una menzione è quello coi rocamboleschi mezzi di locomozione locali, come da foto:

2 commenti:

franco carlo ha detto...

Bravo Marco Furio,nonostante il comprensibile stress telematico hai pensato bene di aggiornarci.Ma senza la tua guida,le tue descrizioni,le tue foto,e il supporto satellitare di Earth come faremmo noi poveri cittadini "europei"a scoprire dei mitici luoghi in cui sognare di vivere.Sapevo delle meraviglie della N.Z.da un amico allevatore sardo che vi era andato invitato da un suo "collega"del luogo -Le descrizioni coincidono pienamente salvo, naturalmente
quelle marine.Anche lui mi descriveva "la nebbia agli irti colli...che tu completi con..e sotto il maestrale urla e
biancheggia il mar"(vedi traversata notturna).Meraviglioso il fiordo di Whangarei e fiabesche le Whangarei falls.
Sicuramente le sterminate mandrie di mucche e capre,i verdi prati e la genuinità della gente ti proiettano in una atmosfera arcaica ed Arcadiana!Peccato che mi risulta che è quasi impossibile prendere la cittadinanza
neozelandese!Non sò se ci avevi fatto un pensierino!
Ci sentiamo alla prossima puntata

Anonimo ha detto...
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