sabato 25 ottobre 2008

ROSE ISLAND

14°32'S
168°08'W





C'è un'isola in mezzo al pacifico ancora più isolata di suwarow, è totalmente disabitata, e solo pochissime barche vi si fermano per via della pass stretta e poco profonda che rende difficile l'accesso alla laguna.
Se non fosse per le tartarughe marine, che solcano con le pinne la sabbia rosa per deporre le uova, e se non fosse per gli uccelli, che a centinaia incurvano i rami degli arbusti, le spiagge ed il cielo dell'isola non avrebbero altri scultori che il vento ed il mare a cambiare la loro conformazione.


E' in posti come questo che mi capita di fantasticare come potessero pensare gli uomini di quattro o cinque millenni fa, quando un uccello che ti volteggi attorno e che si fermi a fissarti negli occhi come a volerti chiedere "che c'è?" era certo un avvenimento quotidiano.
Volteggiando ad un metro di distanza sembra che con le loro ali incrociate vogliano tessere le pagine di un grande libro per mettere nero su bianco i giorni a venire; allora comprendo come sia naturale credere agli dei.

Come dubitare che quel gabbiano a poppa del mio dinghy sia Atena dagli occhi lucenti venuta a guidarmi nel mio viaggio?



... I envy those who will succeed in circling the two hundred and fifty thousand Greek stadia so ably calculated by Eratosthenes, the round of which would bring us back to our point of departure. In fancy I took the simple decision of going on, this time on the mere trail to which our roads had now given way. I played with the idea... to be alone, without possessions, without renown, with none of the advantages of our culture, to expose oneself among new men and amid fresh hazards...
- Memoirs of Hadrian










2 commenti:

franco carlo ha detto...

Vero! Vero!Forse non fantastichi proprio!Sicuramente gli uomini di cinquemila anni fà erano molto più immersi nel grande mistero della Natura e avevano occhi
e cuore molto più sintonizzati con l'armonia del Tutto,immuni dalle aride astrazioni del pensare odierno e pertanto quanto è giustificabile....
"to play with the idea to be alone, without possessions, without renown, with none of the advantages of our culture, to expose oneself among new men and amid fresh hazards...
sì, era proprio Atena ad ispirarti queste considerazioni e ad averti spinto inizialmente al tuo viaggio...per lo mare aperto

franco carlo ha detto...

Curiosando un pò su questo atollo ho scoperto che deve essere proprio una isoletta romantica.Il comandante
De Freycinet che a bordo dell'Uranie
la scoperta nel 1819 l'ha chiamata Rose island dedicandola a.."una persona a me molto cara".Pare che in quell'epoca fosse molto boscosa.
Insomma tutto un programma!!Poi è stata "riscoperta" da un navigatore russo,poco propenso a romanticismi.
Ora nel XXI° secolo sei arrivato tu
che hai pensato ad Atena e nello stesso tempo, molto pragmaticamente
hai fotografato la carta nautica.
e segnato le coordinate!Per fortuna
perchè con il satellite è introvabile!E dulcis in fundo,le belle foto degli uccelli in volo.
Esiste invero un arido bollettino
di ricercatori scientifici che ti
riempiono di notizie sulle escursio
ni termiche,sulle isobare ecc,ecc.
ma ahimè,niente ..poesia!